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IONA

Un uomo solo, abbandonato alla compagnia di se stesso, un pescatore che si nutre di un mare povero, sporco; è prossimo alla morte, sull'orlo di una decisione fatale: accettare o no, la fine?Scegliere la vita, la rinascita, la ricerca di una condizione migliore? Ribellarsi nel ventre buio di un grande pesce? Non è forse quello di oggi quel mondo/mare putrido e sempre più povero di cui siamo vittime e carnefici allo stesso tempo e che vorremmo risanare? Crudele, ironico, attualissimo Iona." So solo che ho voluto scrivere qualcosa su uomo solo, disperatamente solo" Marin Sorescu

 

Autore: Marin Sorescu – traduzione di Vlad Scolari

Cast: Marco Bonadei, musiche di Federico Branca

Regia: Vlad Scolari

Debutto: Milano 2012, Teatro Elfo Puccini

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